Ci sono giorni e canzoni che pungono.
Sono musiche che riportano indietro. Quando non eri donna ma zampettavi dietro la vita come un cane dietro il padrone. Aspettando bocconi. Certa che quelli migliori fossero ancora là in alto, in cima sulla credenza. Che adesso -gambe corte- non ci arrivi.
Ma dopo. Dopo: vedrete!
Negli occhi di tua madre, per non restare sola.
Pomeriggi d’università sulla canna di un bicicletta, zigzagare per la città come un paio d’occhi senza sonno – e per lacrime le lacrime che fa piangere il vento quando gli vai dentro veloce.
Se ciò che resta è un altro battito d’ali lungo giri su giri di stagioni, non basteranno foto e pagine di diario a estorcere dettagli.
Non basteranno canzoni a dilatare istanti e riconsegnarteli nuovi.
Carne esposta come polpa di granchio.
Irrimediabilmente scoperto.
Vivo.
Tags: canzoni, diario, emozioni, parole, sentimenti
Ci sono anche post che pungono, come questo. E il farsi pungere in questo caso è una dolce sensazione. Grazie
grazie a te. e un abbraccio!