Giochiamoci il Jolly: Blog di Fioly Bocca

Tratta le idee come fossero gatti (tre cose)

On: 19 Marzo 2015
In: ospiti
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tratta

 

Quel che facciamo è noi. Per ciò siamo venuti.

 

Tra i tanti saggi sulla scrittura, “Lo Zen nell’arte della scrittura” di Ray Bradbury è uno di quelli che più invoglia a scrivere. Non solo per quello che esprime, ma per come, lo esprime. Con voce entusiasta, pulsante ed evocativa.

 

Tre cose che questo testo mi ha insegnato.
1 Scrivere è provare gioia e piacere. Senza essere accompagnato da queste emozioni, resta un gesto sterile che non porta a nulla di veramente buono

 

Solo questo: senza piacere, senza gusto, senza amore, senza divertimento, sei solo un mezzo scrittore. Significa che sei così occupato a tenere d’occhio il mercato o a prestare orecchio il mercato o a prestare orecchio al versante avanguardistico, che non sei te stesso. Non conosci neanche te stesso. Prima di tutto uno scrittore dev’essere, è, agitato. Dev’essere una cosa di febbri ed entusiasmi.

2 Per raccontare storie, bisogna seguire l’inconscio. Questi ci aiuta conservando traccia di quello che viviamo, e facendolo riemergere anche a distanza di anni, o decenni. Per aiutarlo Bradbury compila liste di cose, senza rifletterci. Poi comincia a lavorarci su e ogni concetto (o quasi) diventa una storia.
Il subconscio, inoltre, si può nutrire. Nella dieta proposta dall’autore: poesie ogni giorno, saggi (da tutto si impara e può tornare utile quando meno ce lo aspettiamo), romanzi e racconti (quelli scritti bene ma anche quelli meno validi), lunghe passeggiate in campagna e per librerie e biblioteche, buoni amici.
Per nutrire la tua musa, lui dice, lascia che erompa la verità, nelle sue manifestazioni più accese di amore, odio, rabbia.
Per finire, costanza e lavoro. Ininterrotti.

 

Il fallimento è la rinuncia. Ma voi siete nel mezzo di un processo.

 

3 quando un’idea è sul punto di nascere, non arrancare dietro a lei. Rilassati e non pensare. Così riuscirai ad afferrarla. A quel punto innamoratene e seguila in capo al mondo (o alla pagina!)

 

Quando le cose si complicano, me ne vado. Questo è il grande segreto della creatività. Devi trattare le idee come i gatti: devi fare in modo di farti seguire da loro.

 

Il jolly è: lasciare fare al subconscio, avere costanza e leggere lo Zen e il tiro con l’arco di Eugen Herrigel (parola di Ray)

 

Altri preziosi suggerimenti letterari al Venerdì del Libro di Homemademamma

 

 

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5 Responses to Tratta le idee come fossero gatti (tre cose)

  1. stefania ha detto:

    Bello… davvero bello!

  2. Drusilla ha detto:

    Interessante! Titolo segnato. Grazie!

Rispondi a Venerdi' del libro: Le luci nelle case degli altri | Annulla risposta

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