Giochiamoci il Jolly: Blog di Fioly Bocca

I figli creano dipendenza

On: 20 Febbraio 2014
In: la mia vita e io, sproloqui
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bimbi a nannaStare a casa una settimana con l’influenza. Succede.
Tornare al lavoro con qualche fatica, la ripresa non è sempre veloce. Sfioriamo gli ‘anta, eh, da ‘ste parti.
Ma il peggio non è quello. E’ quanto mancano quei due piccolini là, che per una settimana li hai avuti (quasi) sempre intorno.

Non è possibile, mi dico, sono una madre patetica e molle come la polpa di granchio.

Eppure sono una mamma così. Che si alza il mattino e li bacia con un sospiro, loro ancora ostaggio dei sogni, un gomitolo calduccio sotto le coperte, culetti in su e manine chiuse a pugno. Sono una mamma così, che li carezza in punta di piedi, la giacca già addosso e la borsa sulla spalla. Esco e poi torno, ancora una carezza leggera.
Mi dico stai serena che è una fase perché sono piccoli, poi non dovrò a ogni inizio settimana sentire questa nostalgia latente, questo senso d’incompletezza in agguato.
Che poi ogni tanto mi piace stare sola, sia chiaro, non sono bacata del tutto.  Però quando penso a quei riccioli di carne e capelli raggomitolati sotto le coperte, sento -d’istinto- che quello è il mio posto.
Sarò una mamma di quelle da cui un figlio -e per giunta un figlio maschio- ci mette una vita ad affrancarsi? Vi prego, ditemi che no.

Eppure sono una mamma così. Tanto vale prenderne atto. Che ogni giorno pensa i miei figli, ADESSO, sono perfetti. Con queste vocine furbe, le parole inventate, questa morbidezza un po’ goffa, l’impulso a gettasi tra le mie braccia. Il loro mettersi i calzini al posto dei guanti, per giocare. Il loro canticchiare frasi sciocche e poi ridere come pazzi. La voglia di fare la lotta per gioco e studiare a memoria le figurine dei supereroi, quelle che gli prende la nonna quando va a fare la spesa.

Sono una mamma così: innamorata. E va bene, anche un pochino azziccusa.
Passerà. Loro cresceranno e io tornerò la donna indipendente che ero, capace di starsene in giro per il mondo senza un pensiero costante come un chiodino conficcato nella tempia.
I figli creano dipendenza. Bisognerebbe insegnarlo a ogni donna, prima che scelga di essere madre. Stamparlo a caratteri cubitali all’entrata di ogni reparto maternità (anche se comunque lì è già tardi).
(Lo sceglierei lo stesso? Ogni giorno sceso in terra: quando la vita mi spintona un po’ e io traballo, niente è rasserenante come il pensiero di quei tre che mi aspettano a casa la sera).

Il jolly è: correggersi un po’. Ma non troppo

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6 Responses to I figli creano dipendenza

  1. Francesca ha detto:

    Certo che i figli creano dipendenza…eccome!!!
    E rassegnati, non è che crescendo cambi qualcosa, sai!!! Certo, sei più libera mentalmente perchè essendo grandi sai che si arrangiano da soli, ma quella meraviglia, quell’amore che ti fa tornare indietro per un’altra carezza ci sarà sempre.
    Un bacio
    Francesca

  2. mammachemozione ha detto:

    Bellissimo post! E così autentico.
    Secondo me la natura li programma così adorabili per farci sentire meno la fatica 😉 ma se funziona… evviva le meraviglie!

  3. verdeacqua ha detto:

    il mio si affaccia ai cinque anni e devo rassicurarti, questa fase un pò passa. Rimane l’amore ma la dipendenza diminuisce! 😉

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