Giochiamoci il Jolly: Blog di Fioly Bocca

Di morte, vecchiaia e altri tabù

On: 24 Gennaio 2014
In: ospiti
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di vita

 

Esistono antidoti alla superficialità. Ad esempio alcuni libri,  e “Così è la vita. Imparare a dirsi addio” di Concita de Gregorio è uno di questi.
Non si fa leggere distrattamente, un pezzo qua e una là, tanto per fare. No, ogni parola è misurata, ogni riga ti si infila in qualche posto scomodo, in mezzo ai pensieri, e non si lascia ignorare.

 

Sono una ventina di brevi articoli che parlano di vecchiaia e morte: argomenti pressoché tabù nel nostro civilissimo Occidente.
Invecchiare? Senza farsi notare, tutti sudditi del signor bisturi e botox .
Morire? Meglio non dire, soprattutto davanti ai bambini.

 

Questo libro è pieno di spunti, di testi consigliati ai più piccoli e anche agli adulti. Ho imparato che esiste una figura professionale che non conoscevo: colui che ti accompagna nell’ultima fase della tua vita.
Questo libro diverte (per modo di dire): ho appreso che un ragazzo, sostenuto dai genitori, si è sottoposto a un’operazione assurda per farsi spaccare e ricostruire la mascelle come quella di un tronista (per cosa? Farsi scegliere da Maria De Filippi per la prossima puntata di Uomini e donne?).
Questo libro commuove : racconta del concerto in onore di Lulu, la bambina di Niccolò Fabi volata in cielo pochi mesi prima. Ero sul tram e piangevo. Lacrimoni.

 

Insomma, l’autrice non intende certo insegnarci cosa sia il trapasso. Ci fa però saggiamente notare che bandirlo da ogni discorso non ci basterà a scamparlo.

 

Il jolly è: Vi svelerò un segreto: l’unico modo per non invecchiare è morire giovani (Francesco Guccini, dal palco di un concerto di qualche anno fa)

 

Altri preziosi suggerimenti letterari al Venerdì del Libro di Homemademamma

 

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17 Responses to Di morte, vecchiaia e altri tabù

  1. Duda Tissa ha detto:

    Hai ragione, la morte è spesso un tabù e io non vorrei che lo fosse, ma mi accorgo che spesso quando parlo con franchezza di morte le persone intorno si spaventano e non vogliono sentirne parlare. Lo leggerò al più presto. Grazie per il consiglio.

  2. ilmondodici ha detto:

    Non so se è il mio momento per leggerlo ora. Conosco questa autrice ma non sempre la apprezzo. Prendo comunque nota.

  3. ArteMamma ha detto:

    Ne avevo già sentito parlare, ora mi hai convinta.
    Anche a me la Concita piace molto.
    Buon we!
    🙂

  4. antonellavi ha detto:

    Sicuramente in grdo di ispirare spunti importanti ma tosto, almeno per me in questo periodo!! Però da segnare nella wishlist

  5. raffaella ha detto:

    Lo leggerò lei mi piace moltissimo.
    Raffaella

  6. Paola ha detto:

    Da leggere, sottoscrivo. Al momento giusto, se si avverte resistenza per l’argomento, ma é bene provarci, secondo me. Ricordandoci che la paura della morte (e dell’invecchiamento, anche) non ce l’abbiamo nel dna, non ci siamo nati, l’abbiamo appresa. Penso ai bambini: la morte per loro é un evento neutro, qualcosa che accade come tante altre cose intorno. Qualche anno fa persi un amico caro, davvero troppo presto, per lui e per me. Ne parlavo con un’amica comune, a casa sua, e incidentalmente la sua bimba di quattro anni rientrò con il papà proprio mentre io stavo piangendo a dirotto. Mi si avvicinò e mi chiese perché piangevo, le risposi che Mauro non c’era più e io ne sentivo la mancanza. E lei: ‘Non c’è più? Ma le persone non spariscono, devi cercare meglio.’. Ecco. Sarebbe bello tenerlo a mente, e libri come questo sono di grande aiuto.

  7. natascia ha detto:

    Bè non è un libro per me, ho già subito numerose perdite, e volte spero di dimenticare,ma il dolore non migliora, non scompare, ci si abitua ad esso

  8. stefania ha detto:

    Ho letto di recente un libro che mi ha rimandata a tale argomento… e a parecchie riflessioni in merito… Ora sono passata a qualche cosa di più spensierato… magari pù avanti…

  9. Verdiana ha detto:

    Mi piace la De Gregorio, ho amato “Una madre lo sa” per la capacità di mettere nero su bianco tutti gli aspetti della maternità, anche quelli di cui non si vuole spesso parlare. Mi segno il tuo suggerimento. Grazie.

  10. kemate ha detto:

    Tosto questo consiglio, è da leggere sicuramente, in un momento in cui uno è tranquillo e sereno però.

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