Giochiamoci il Jolly: Blog di Fioly Bocca

“Il sogno di Giovanni”. E quello di un autore esordiente

On: 8 Marzo 2013
In: ospiti
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obama

Certe volte basta una battuta fatta come si deve, al momento giusto.
Dura poco, ma è qualcosa che ti rimette in pace col mondo e ti fa sentire leggero

 

Mi piace pensare che quando una cosa è fatta bene qualcuno in grado di premiarla prima o poi la nota. Mi piace credere che se riesci a realizzare qualcosa di speciale non occorra avere chissà quali conoscenze altolocate per riuscire a diffonderla.
E io credo che “Il sogno di Giovanni” di Maurizio Gomboli (in arte Gommaweb) meriti ampiamente questa fortuna.

 

Si tratta di una raccolta di racconti che dentro fa brillare la visione del mondo dell’autore, a tratti disincantata, a tratti cruda e realista, ma sempre fortemente non convenzionale.
Il punto di forza della raccolta, a mio modestissimo parere, è la molteplicità e la ricchezza dei registri stilistici.
Ci sono personaggi scanzonati e maldestri,  altri buffi e pittoreschi,  altri ancora capaci di stupire con mosse inattese. Ci sono ritratti interessanti e intensi anche se costruiti con pochi e decisi tratti di penna: abilità non comune.
L’ironia che impregna l’atmosfera di certe situazioni lascia il posto, a volte, a parole toccanti, che ti lasciano un segno dentro, anche piccolo, prima che tu te ne accorga.

 

Mi piacciono, questi racconti, perché ti rapiscono con semplicità leggera e soprattutto ti regalano un punto di vista diverso, autentico e non artificioso, anche quando si nasconde dietro la faccia e i pensieri di un personaggio inventato.
E non è poco.

 

Vi consiglio questo viaggio nella fantasia di Maurizio, nella carrellata di creature e storie che sussurrano nell’orecchio del lettore qualcosa che è bello ascoltare.
Inoltre, è giusto premiare l’impegno e l’ingegno di un autore esordiente, dal talento vivo e brillante.

 

Il jolly è: procurarsi su Amazon “Il sogno di Giovanni”  (alla modicissima cifra di 3 euri).
Maggiori info su come scaricarlo in formato e-book qui. Ma, per gli affezionati del cartaceo, è in arrivo anche la copia stampata!

 

Avrei voglia di togliermi la maglietta e di urlare felice come solo i pazzi sanno essere. Lanciarla contro qualcuno, imprecare, prendere a calci una transenna. Avrei voglia di far vedere a tutti la mia ferrovia personale. Di sbattergliela in faccia a tutti questi individui “normali”, persi nelle loro cazzate quotidiane, nei loro banali problemi di lavoro, nei loro assurdi disagi sentimentali, nelle loro facili insoddisfazioni. Di fermarli a uno a uno per raccontargli cosa significa per me quella sottile linea bianca tracciata sull’asfalto, con una sola meravigliosa parola scritta sopra: Arrivo.

 

(Altri preziosi suggerimenti letterari al Venerdì del Libro di homemademamma)

 

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15 Responses to “Il sogno di Giovanni”. E quello di un autore esordiente

  1. stefania ha detto:

    Io non amo i libri strutturati in racconti ma potrei sempre fare un’eccezione 😉

  2. Ciao! piacere di conoscerti (tramite il VdL di HMM) e la tua recensione mi piace, quindi potrebbe piacermi anche il libro;) alla prossima

  3. maris ha detto:

    Ciao! Piacere di conoscerti 🙂 arrivo qui grazie al Venerdì del Libro (che io seguo attivamente dal maggio 2010!!!).
    Grazie per avermi fatto conoscere questo libro che mi sembra molto originale e interessante. E grazie anche per avermi fatto conoscere questo autore e il suo blog, che visiterò per conoscerlo più approfonditamente.
    Adoro questa iniziativa di Paola perchè in fatto di letture non si finice mai di imparare e di incontrare persone, libri, storie…!

    Ciao, alla prossima!

    PS: io amo leggere i libri cartacei, ma da quando ho il Kindle, ossia da sei mesi, ho scoperto quanto sia più economico e pratico leggere in digitale. In tempi come questi sono cose (specie la prima 😉 ) che non guastano!

    • Fioly ha detto:

      …e io sono felicissima di fare la tua conoscenza e spero che questi racconti saranno di tuo gradimento.
      buona lettura e a prestissimo!

  4. Federicasole ha detto:

    Cara Fioly, dopo il boom iniziale di ereader e kobo vari, io non riesco più a leggere in digitale, sono tornata con tanta nostalgia al cartaceo, quindi lo aspetterò in questo formato. Le tue segnalazioni sono sempre interessanti, le ricordo tutte a memoria, prima fra tutte quella della madre di Concita De Gregorio. Grazie del suggerimento e buon 8 marzo!Se ti va condividilo nel gruppo L’amore per i libri!:-)

    • Fioly ha detto:

      Ti dirò, io non sono mai passata al digitale, faccio troppo fatica ad abbandonare i miei amati volumi, anche se capisco benissimo tutti i vantaggi dell’ereader (primo quello ambientale). quindi, hai tutta la mia comprensione e il cartaceo è in arrivo, mi dice l’autore.
      grazie per la fiducia nelle mie segnalazioni, sono felice se riesco a ricambiare gli spunti interessanti. un abbraccio

      • Federicasole ha detto:

        Ho condiviso la tua recensione e lo scrittore si è aggiunto al gruppo, che onore. Se hai piacere di parlargli delle tue impressioni del libro è una buona occasione!:-)

        • Fioly ha detto:

          sì l’ho invitato io al gruppo, è un collega di lavoro… così adesso abbiamo tra noi la firma di un autore emergente 😉 grazie per lo spazio che ci hai dedicato sulla tua pagina, Federica

  5. alessandra ha detto:

    Ciao e benvenuta al Venerdì del Libro o forse hai già partecipato ma io non riesco a starvi dietro a voi mamme, lavoratrici e brave blogger…..il mio blog è spesso in silenzio e pur avendo tanti post in testa spesso non si “trasformano” in scritti. Miliorerò? magari no ma intanto mi diverto leggendo – e prendendo spunto – dal mondo della rete.
    Apprezzo le proposte di autori emergenti, e volentieri mi cercherò questo libro (a meno che non sia un e-book….io ancora sono al cartaceo ma il mio compleanno è a – 5 mesi, vedremo). I blog servono anche a dare spazio e voce a chi difficilmente e con fatica riesce a farsi “notare”. Io ho scelto di dare spazio a giovani illustratori dopo aver “usufruito” del loro lavoro con letture avide di albi illustrati ai miei figli. Insomma un modo per restituire il piacere.
    A presto
    alesandra
    p.s. belli i nomi dei tuoi figli, per i miei figli mi sono dovuta imporre, in molti hanno arricciato il naso, ma io ho deciso (almeno questa volta!).

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