Alla nascita dei miei figli ho imposto una regola a tutta la famiglia allargata, una delle poche per cui non ammetto deroghe: il lupo nero non esiste e non sta in agguato nelle stanze buie ad aspettare i bambini disobbedienti.
Mi sembra una cosa saggia, non voglio che i miei figli crescano con inutili paure. Ma arriverà il giorno in cui dovrò invece spiegargli che il babau c’è, ma non punisce i disubbidienti. Colpisce a caso, senza regola, e questo lo rende molto più terrificante.
Può avere molte facce. Una delle più raccapriccianti è quella delle malattie infantili.

Tempo addietro avevo trovato un blog, Il regno di Op, che racconta la vita di alcune famiglie che combattono coraggiosamente il lupo cattivo. Non che io abbia scoperto qualcosa che non sapessi prima, ma quelle parole non ho più saputo metterle da parte.
Le malattie dei bambini sono una cosa contro natura, fanno una rabbia e un terrore che non si può spiegare. È inconcepibile per chiunque, è una roba che a pensarci non ti fa dormire la notte, quando diventi genitore.

È difficile raccontarla a un bambino. Però si può provare con una storia, anzi, con 20 storie illustrate. Si trovano nel libro “Le storie di Ugo e Tea”, realizzato dall’associazione Noi per Voi per il Meyer Onlus. È accompagnato da un cd, dove persone famose (tra questi il sindaco di Firenze Matteo Renzi e artisti noti a livello nazionale come Lella Costa, Sergio Fiorentini e Paolo Ruffini) leggono e interpretano i racconti.
Il ricavato delle vendite andrà a finanziare lo studio pilota per il trattamento dei tumori del Sistema Nervoso Centrale dell’età pediatrica che non rispondono ai protocolli terapeutici attualmente in uso.

È una cosa piccola, in fondo. È decidere che questo Natale parco, per via della crisi che stringe le borse e le speranze di futuro, preveda un regalo doppio: uno per chi lo riceve e uno per tutti quei bambini che stanno aspettando che ci uniamo a loro nella lotta contro il lupo cattivo.

Il libro lo potete comprare qui.
Grazie.