Giochiamoci il Jolly: Blog di Fioly Bocca

La versione di Crudelia

On: 24 Ottobre 2012
In: la mia vita e io
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donna con serpenteVi prego, chi mi conosce lo confermi: non sono un’asociale. Anzi. Non disdegno certo la solitudine, ma mi piace parecchio stare in mezzo alla gente, fare due chiacchiere anche con chi conosco poco.
Posso attaccare bottone con vicino di ombrellone, scambiare due parole con la cassiera del supermercato, con il vecchietto che al mercato sceglie la frutta per i nipotini.

Naturalmente starei ore a raccontarmela con le amiche, o con gli amici quando ci si incontra intorno a un tavolo per tirare tardi tra liquori e parole. Parlo anche con il vicino sul treno o con chi in posta fa la fila insieme a me. (sono una bella spaccamaroni, a pensarci).

Insomma, a parte certi momenti in cui ho bisogno di silenzio e vuoto intorno, mi ritengo un animale sociale. E con poche antipatie, anche. Cioè, se proprio non mi pesti i piedi o non mi becchi nella giornata più sfigata del mio anno solare, non dovrei aver problemi a relazionarmi con te (ora sì, che puoi dirti fortunato). Sono una vivi e lascia vivere, per intenderci.

Vivendo io in un maneggio (non proprio tra gli equini ma poco ci manca) capita da queste parti ogni tipologia di persona. Dai bambini del vicino di casa (distante comunque un paio di chilometri) al gruppo di milanesi in vacanza. Dal figlio del pastore alla coppia fighetta che se la spassa in campagna il week end. Una bella fetta di umanità, insomma, sfila sotto il mio balcone. E quasi sempre è un piacere conoscere facce, storie, abitudini diverse. Anche modi di andare a cavallo, diversi, di raccontarsi questa passione. E ho conosciuto persone notevoli. Di quelle che dici, peccato, scoprirti solo adesso, in questo angolo di Monferrato, con tutte le cose che abbiamo in comune.

Poi però. Però. Te ne capitano alcune. Che dici, ma chi cacchio ti ci ha messo, sulla mia strada, scusa. Perché mi vogliono così male? Se è vero che tutti ci insegnano qualcosa, queste persone ci insegnano quale sia il nostro limite di sopportazione. Dove arriva la nostra  capacità di fare buon viso a cattivo gioco.

Magari sono ragazzini che arrivano a un terzo della tua età e se ne vanno in giro mani in tasca come se sapessero cose che voi umani non potete immaginare. Che ti guardano da dietro una posa che prevede cicca in mano e tanto di occhiali da sole. Ma non come i ragazzetti presuntuosi e sboroni che tutti siamo stati, no. Proprio con una spocchia che non l’avevi incontrata nemmeno nel più fighetto ed esibizionista dei tuoi colleghi quasi trentenni (ehm, quarantenni).
Magari sono bambinette che ti guardano con quegli occhi che dicono Ti sto pigliando per i fondelli e manco lo capisci. Segue risatina complice con l’amichetta.
Il dramma vero, invece, è che tu lo capisci che ti sta allegramente perculando ma che puoi fare? Usarla per il tiro a segno non si può: troppo pesante (questa è politicamente scorretta, lo so). Prenderla a schiaffi finché non cresce nemmeno: è minorenne, è una cliente e soprattutto sono per la non violenza. Cercare di riabilitarla al mondo, in modo che si prenda meno calci nel didietro di quelli che vorresti darle tu men che meno: non sono abbastanza filantropa.

Quindi? Giro lo sguardo dall’altra parte, me ne batto e lo prendo come esercizio zen. Respiro a fondo, me ne vado. Il mondo è pieno di stanze, in fondo. È una prova anche questa, fortifica.
Però mi dico, se è vero che ciò che non ci piace negli altri è un pezzo di noi stessi che vediamo rispecchiato, son proprio messa maluccio, eh. Se son smorfiosa così, fatemelo un bel gavettone d’acqua ghiacciata.

Va detto che, fortunatamente, a fronte di un paio così ce ne sono venti che sei felice di trovarti intorno. Che ti mettono di buon umore, che li guardi e speri che i tuoi bimbi crescano con la stessa allegra spensieratezza.

Una cosa però l’ho capita: l’amore universale è utopia. Oppure io sono Crudelia De Mon.

Il jolly è: occhio ai vostri cuccioli di dalmata, quando ci sono in giro quelle come me

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8 Responses to La versione di Crudelia

  1. Anonimo ha detto:

    E’ proprio così, più ci sentiamo infastiditi ed irritati dalla presenza di certi individui, più è probabile che ci rispecchiamo (anche solo parzialmente) in loro, e questa è la cosa che mi manda veramente al manicomio! Sto però imparando ad osservarli bene ed utilizzare a mio favore lo specchio (processo lungo ed assai difficile, soprattutto per una che s’accende come un fiammifero), a volte funziona, a volte fa male, a volte mi viene mal di testa! In ogni caso c’è più da imparare su noi stessi in una di queste persone che in decine di amici che ti piacciono, ti approvano e ti giustificano anche. Inoltre, per quanto riguarda gli amici con cui è piacevole chiacchierare per via delle “cose in comune”, mi sto accorgendo che le cose in comune mi annoiano, ti spiego….è quasi come mettersi allo specchio e dirsi…si…questo mi piace…questo va bene così…tutto a posto insomma! Vuoi invece mettere quando incontri qualcuno diametralmente opposto a te che belle guerre dialettiche si possono scatenare? In sostanza…mi piace il diverso da me perchè non mi annoia, perchè mi dice una cosa a cui non ho mai pensato o me la fa vedere da una diversa prospettiva. Ho comunque bisogno del mio simile per confermare a me stessa che non sono completamente inutile, stupida e insensata. Siamo solo carne in fase di decomposizione…non pretendiamo troppo da noi stessi!
    P.S. Un serpente intorno al collo non fa comunque di te una Crudelia, ma solo una tipa repellente per alcuni!!

    • Fioly ha detto:

      io in genere sono molto attratta dalle persone diverse da me. per cultura, formazione, aspirazioni. ovviamente ci sono diversità che mi piacciono e altre che non mi interessano. in genere, lo sai, non sono facilmente infiammabile ed è anche difficile riuscire a starmi pesantemente sulle palle. qualcuno però, ce la fa, magari anche solo per poco. (il serpente intorno al collo non fa di me Crudelia, ma come mi piace!)

  2. elena ha detto:

    Fio, se tutte le Crudelia De Mon fossero come te, io vorrei un bastimento carico di dalmata da affidarti! ele

  3. Raffaella ha detto:

    Lo sostengo da sempre che i bambini non sono ne tutti belli ne tutti buoni. Ce ne sono di alcuni che li prenderesti a schiaffi dalla mattina alla sera, sapendo che saranno adulti insopportabili.
    Quindi non sei tu la cattiva, è che ti disegnano, così. Sarà colpa di Ale, del clan delle volpi?
    Baci
    Raffaella

  4. annie ha detto:

    ciao……che dirti di questo pezzo che hai scritto?!…semplicemente meraviglioso come tutti gli altri che hai scritto!continua cosi ….! un abbraccio

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